Uno sguardo sugli altri, uno sguardo su se stessa. Le relazioni umane, nel complesso e articolato intrecciarsi di eventi, sono al centro dell’indagine artistica di Maria Domenica Rapicavoli, che per mezzo di video e fotografie racconta esperienze soggettive che assumono un valore assoluto. Osservare il contesto sociale, partendo da un fatto, da un accadimento, e poi destrutturare il meccanismo che conduce ad un giudizio: sono questi alcuni dei punti base sui quali si fonda l’indagine della giovane artista, che ricollegandosi emotivamente ad alcune tra le esperienze più significative della performance -specie dagli anni Settanta in poi- prosegue la sua personale ricerca. Molto spesso è necessario ribaltare il punto di vista, e accade così che in uno dei suoi video, One, No-One (2005) Maria Domenica Rapicavoli consegni la videocamera ad alcuni sconosciuti, perché riprendano il suo volto e cerchino di ricostruire la sua identità, analizzando le immagini. Ciò che appare in superficie non corrisponde necessariamente ad una convenzione visiva ormai diffusa, o quantomeno non accade sempre così. E dunque investigare le motivazioni soggettive che conducono ad un giudizio, metodo, che a ben vedere, non è altro che un passaggio per definire una struttura dell’esistenza umana, può diventare un passaporto per cambiare rapidamente idea.
A determinare le sensazioni sono di volta in volta degli spazi che si modulano intorno alla nostra fisicità per farci sentire accolti, comodi, accettati, o al contrario respinti e inadeguati, ma può essere allo stesso modo uno sguardo, che in relazione al contesto geografico, storico, sociale, cambia completamente la sua modalità. Così avviene nel lavoro realizzato nel paese siciliano di Corleone: l’artista mostra attraverso video e immagini fotografiche scorci di tetti, le carte del celebre maxiprocesso istruito contro la mafia, registra i volti delle persone che abitano in questo luogo e che per primi vorrebbero cambiare gli sguardi del mondo su questo luogo. Da un differente punto di vista, che comprenda nuove realtà fisiche e mentali.
Paola Nicita |
Born 1976, Catania.
She lives and works in Catania, Italy, and London, UK.
Solo show
2010: IF YOU SAW WHAT I SAW#repetition, Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, Palermo, Italy
Group shows
2010: videoREPORT ITALIA 2008-09, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone, Italy
ABLO, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Rotonda di Via Besana, Milan, Italy
2009: Emerging Talents-New Italian Art, Palazzo Strozzi, Florence, Italy
2006: New Work UK 2: Disconnect, Whitechapel Gallery, London, UK |