Curatori

Una moderna Wunderkammer


Il Premio Ariane de Rothschild per l’arte contemporanea rappresenta il fulcro delle attività rivolte allo sviluppo culturale, basate sulla formazione e l’educazione, che la Fondation Ariane de Rothschild promuove a livello internazionale.

La presenza della Fondation Ariane de Rothschild in Italia rafforza il ruolo di tutti i privati che nel nostro Paese si impegnano nello sviluppo della cultura contemporanea, rappresentando un vitale supporto anche per le istituzioni pubbliche. Allo scopo di sottolineare l’efficacia di questa operazione di sostegno, è stato istituito il gruppo degli “ambasciatori” del Premio, costituito dai Presidenti di sei fondazioni italiane la cui missione è rivolta alla promozione e diffusione dell’arte contemporanea. A loro è affidato il compito di amplificare e diffondere le finalità culturali e filantropiche del Premio, accoglierne lo spirito ed effonderlo negli ambiti territoriali in cui operano, assicurando continuità all’azione di supporto necessaria ad accompagnare la crescita professionale dei giovani artisti.

La quinta edizione del Premio intende presentare una “fotografia” della scena artistica italiana, capace di rendere la complessità e la ricchezza che da sempre caratterizzano la storia delle arti visive del nostro Paese. La struttura del Premio risponde alla necessità di far emergere eccellenze e peculiarità della scena artistica emergente, attraverso il coinvolgimento di alcune delle più importanti personalità attive nel sistema dell’arte contemporanea italiana e internazionale.

I diciotto artisti protagonisti dell’edizione italiana del Premio, sono stati individuati in un momento della loro carriera in cui la partecipazione, e l’eventuale residenza all’estero, potessero costituire una reale possibilità di crescita professionale. Giovani di talento, provenienti dalle diverse aree geografiche del nostro Paese, dotati di grandi potenzialità, talora non ancora pienamente espresse, ma capaci di manifestare nelle loro opere una ricerca originale, attraverso l’utilizzo di linguaggi innovativi e facilmente accessibili, nonostante la complessità degli assunti teorici. Il desiderio di rivolgersi ad un pubblico più ampio è uno dei principali obiettivi condivisi con la Fondation Ariane de Rothschild, che considera il Premio come un mezzo di diffusione culturale, di cui l’artista diventa strumento preferenziale attraverso la sua opera.

In un sistema in cui diventa sempre più difficile attingere alle risorse esterne, occorre imparare a sfruttare al meglio quelle interiori. Per il suo stretto legame con l’atto dell’osservare, l’arte contemporanea è alla base di ogni possibile e oggettiva esperienza conoscitiva del mondo. Essa permette di sviluppare un modo diverso di vedere, abbatte le convenzioni, sviluppa forme di pensiero alternative, inverte i ruoli, fa emergere l’importanza del caso e dimostra l’utilità dell’errore. L’arte è per questo, uno strumento culturale privilegiato in grado di scardinare comportamenti acquisiti e atteggiamenti codificati, prefigurando nuovi codici e modelli etici alternativi. In un contesto caratterizzato dai continui mutamenti e dalla necessità di doversi adeguare velocemente a nuovi assetti sociali, geopolitici ed economici, l’arte diventa palestra d’innovazione per le nuove generazioni, a cui è affidato il compito di interpretare una realtà sempre più mutevole.

Attraverso differenti espressioni, la mostra allestita negli appartamenti storici di Palazzo Reale rappresenta una riflessione meditata sullo stato dell’arte in Italia. Fotografia, pittura, installazione, scultura, performance, video sono le molteplici declinazioni linguistiche attraverso cui si esprimono gli artisti. Ne risulta un panorama variegato e complesso che, nelle linee generali, non si discosta da quello riscontrabile a livello internazionale tra artisti della stessa generazione, a ulteriore testimonianza che il linguaggio dell’arte ha saputo affrontare la sfida della globalizzazione, diventando forma di comunicazione comune di tutta una generazione, ma senza perdere nulla della propria identità. Se esiste una particolarità che caratterizza gli artisti italiani di questa, come delle precedenti generazioni, è la capacità narrarativa, quella speciale abilità nell’intrecciare le proprie vicende personali con il grande racconto della storia, trattando temi che vanno dalle questioni identitarie, a quelle politiche e sociali, fino a ripensare un periodo storico come la Resistenza, o confrontarsi con un tema scottante come quello della mafia.

Il percorso espositivo, concepito dal dallo studio di architetti Salottobuono, con l’idea di costruire una moderna Wunderkammer, curiosa e preziosa, in cui le opere contemporanee si confrontano con le forme neoclassiche dell’architettura, testimonia la capacità dell’arte di offrirsi come chiave di lettura del presente, che fondata sull’esperienza del passato, si pone come continua domanda sul mondo aprendo possibili e inediti scenari sul futuro.


Laura Barreca e Marcello Smarrelli
Curatori del Premio Ariane de Rothschild 2011



Laura Barreca


È storico dell’arte e curatore. Dal 2007 al 2009 è stata junior curator del PAN (Palazzo delle Arti Napoli). Nel 2009 vince la borsa di ricerca post-dottorato presso l’Italian Academy for Advanced Studies alla Columbia University di New York. Dal 2009 collabora con la Fondazione MAXXI per cui cura Committenze contemporanee con UniCredit e la Galleria Borghese, e il progetto sulla conservazione e documentazione dell’arte contemporanea. Inoltre ha curato mostre per la Fondazione Pastificio Cerere di Roma, ed è membro del comitato scientifico di Palazzo Riso Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia. Svolge attività di docenza in varie istituzioni, tra cui la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi della Tuscia, lo IED-Istituto Europeo di Design di Roma. Ha fatto parte delle commissioni per l’assegnazione di prestigiosi premi per l’arte contemporanea. Ha tenuto conferenze in Italia e all’estero sul tema della conservazione della New Media Art (Ministerio de Cultura, Madrid 2007; McGill University, Montreal 2008; Galleria nazionale d’arte moderna, Roma 2008; University of Maine, Bangor 2009; Columbia University, New York 2009; Universitad do Miño, Guimaraes 2010; University of Cincinnati 2011.


Marcello Smarrelli


È storico dell’arte, critico e curatore. Dopo la specializzazione in Storia dell’Arte Contemporanea si è dedicato in particolar modo allo studio dei rapporti tra estetica, pedagogia e formazione. È stato docente di Storia dell’Arte e Storia del Design presso l’Università degli Studi di Roma la Sapienza, Facoltà di Architettura. Dal 2007 è direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli e dal 2011 della Fondazione Pastificio Cerere. Ha curato numerosi progetti d’arte pubblica e molte mostre in spazi pubblici e privati. È stato membro d’importanti giurie per l’assegnazione di premi per l’arte contemporanea nazionali e internazionali (Premio Furla, Premio per la giovane arte italiana, Premio per l’arte contemporanea della Fondazione Prince Pierre de Monaco). È membro della Fondazione italo-francese a sostegno dell'arte contemporanea in Italia Nuovi Mecenati e consulente per l’arte contemporanea per molte istituzioni, tra cui l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

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